Bucchero
E' una delle tecniche ceramiche più antiche, utilizzata in Sardegna fin dal periodo prenuragico (2200-2000 a. C.), come attestano i ritrovamenti nella necropoli di Anghelu Ruju ad Alghero.
Nel bucchero la terracotta diventa nera - anziché rossa - a causa della mancata ossigenazione in cottura. Questo fenomeno si verifica grazie al ferro contenuto nell'argilla: in assenza di ossigeno riacquista il suo naturale colore nerastro, accentuato dall'anidride carbonica prodotta dai fumi della combustione.
Raku
Raku significa "vivere in armonia con le cose e gli uomini". E' il nome di una tecnica nata in Giappone nel XVI° secolo per la realizzazione degli oggetti per la cerimonia del tè, secondo lo spirito zen.
La ceramica – già decorata – si estrae incandescente dal forno (920-940°C) e si ricopre di segatura. Quest'ultima prende immediatamente fuoco, e la combustione viene rapidamente interrotta così da trattenere i fumi e far reagire gli ossidi metallici. Il manufatto in Raku diventa nerastro nei punti non protetti dalla decorazione, dove l'argilla avrà assorbito i fumi: le parti colorate con ossidi metallici acquisteranno riflessi preziosi e sempre diversi, grazie all'ossidoriduzione a cui sono state sottoposte
Maiolica
La smaltatura e le decorazioni sopra smalto o sotto vetrina a gran fuoco sono il nostro omaggio alla tradizione della ceramica d'arte italiana ed europea.
Che siano forme-struttura monocrome, sintetiche ed eleganti, o bassorilievi coloratissimi, ricchi di dettagli minuziosi e delicati, rappresentano un tributo all'importante storia della maiolica in Italia, e alle tecniche pittoriche che l'hanno resa celebre nel mondo.
Riflessatura
La ceramica, già cotta per due volte a 960° e 940° C, subisce una terza cottura a circa 750° C e in assenza di ossigeno.
fumi della combustione vengono assorbiti dagli smalti, e l'ossidoriduzione trasforma i colori.
Ne derivano riflessi ed effetti cangianti di grandissimo pregio, totalmente imprevedibili.